#16
Lui è MISA, un mostro apneista.
Bipede, completamente nudo, testa sempre china, capelli lunghi e leggeri. Ha perso le mani, perché nulla poteva tenere e le ha sostituite con delle protesi inusuali.
Lo si può incontrare ovunque, anche se il suo ambiente naturale è il mare di lacrime, che smuove e setaccia a fondo con cucchiaio e forchetta, in cerca di speranze, delle quali è goloso.
A suo agio nelle profondità buie, trattiene il respiro per tempi impensabili, assicurandosi pasti frequenti e abbondanti. Il territorio di caccia non ha confini.
La sua vittima, alla fine, è obbligata a rinunciare. Sogni, amori, progetti, ambizioni. Tutto si discioglie. Solo a quel punto il mostro abbandona il campo, risalendo a galla velocemente, grazie al salvagente di emergenza sottratto sempre alla preda.
Tutti prima o poi dovranno farci i conti, ma non c’è arma contro questa bestia, perché se non si rinuncia, si rischia di affogare nel suo mare, se invece si rinuncia, non si saprà mai come tutto sarebbe potuto andare.
Pericolosità: 10 per i caparbi. 10 per gli arrendevoli.